giovedì 17 gennaio 2013

Sant'Antonio 2013



Grande festa per Sant'Antonio, gran falò in piazza Pio XI con stand culinario salsicce, polenta e vino in quantità gratis per tutti.
 Sfilata di carri e ballo in piazza, benedizione degli animali  tanti giochi e gran finale con i fuochi d'artificio


venerdì 20 aprile 2012

Restauro


Chiesa di Santa Maria della Concezione

venerdì 13 aprile 2012

Chiesa di Santa Croce

Finalmente restaurata la chiesa di Santa Croce a Onano


Si possono ammirare all'interno le sculture dell'artista Claudio Ferri


venerdì 30 dicembre 2011

Bagogianni

Gianni era un uomo mite, quello che si dice un pezzo di pane.
La sua famiglia era una delle poche agiate del paese. Aveva un fratello, Sante, e una sorella, bella che era bella, di cui nessuno ricordava il nome. Quello che tutti ricordavano bene di lei era il
soprannome, che solo a pensarlo faceva accendere una luce furbetta negli occhi dei ragazzotti del paese: era detta la Pelofina.
C’era solo una cosa che faceva infuriare Gianni, anche stavolta un soprannome: il suo era Bagogianni.
Il bago è quel po’ di moccio che cala dal naso e che fa tirare su fastidiosamente, non abbastanza per tirare fuori il fazzolettone di stoffa a quadretti dalla tasca per soffiarci dentro. In pratica
Bagogianni era Gianni il moccioloso.
Una gelida sera di gennaio quegli stessi giovanotti ammiratori della Pelofina, annoiati e sempre in vena di far dispetti, cercavano la vittima ideale per farsi quattro risate. Ci fu un gran discutere su chi dovesse andare sotto casa di Gianni per urlare l’ odiato nomignolo.
Alla fine uno prese il coraggio e partì di corsa per le vie del paese. Dopo una salitella lastricata di porfido, un paio di curve rese scivolose dal ghiaccio e una rampa di scalette bussò alla porta.
Alla moglie di Gianni che chiese:
“Che vuoi, chi cerchi a quest’ora?”
“C’è Bagogianni?” rispose “cerco Bagogianni!”.
Gianni l’udì da dietro le imposte e divenne una furia, diede uno spintone alla moglie che cercava di trattenerlo, afferrò l’ascia appesa dietro la porta e uscì così come si trovava, mezzo nudo, nel gelo, urlando
“Chi siete? Dove siete? Fatevi prendere disgraziati che v’ammazzò!”
Il ragazzotto era sparito, tutto era buio, e Bagogianni arrivò trafelato e con la rabbia che non gli faceva sentire il freddo, all'unica finestra illuminata, quella della bottega del sarto Peppe che alle dieci di sera era ancora lì al lavoro con l’ago, le stoffe e le candele accese. Tuonò minaccioso:
“Sono partiti da qui, lo so! Dove li nascondi?”
Più il povero Peppe spaventato negava e più quello si inferociva e roteava l’ascia.
Non si ricorda cosa lo fece placare, forse finalmente una ventata d’aria gelida più forte delle altre. O forse la moglie, poveretta, che messa su una vestaglia lo aveva inseguito per evitargli di mettersi nei guai.
Fatto sta che, per fortuna, qualche anno dopo anche a Onano arrivò la televisione .

giovedì 8 dicembre 2011

La processione di San Nicola da Tolentino



A settembre si svolge la processione della Confraternita di San Nicola da Tolentino.
I volontari passano casa per casa per lasciare il pane benedetto.

martedì 14 giugno 2011

martedì 24 maggio 2011